ALTAMURA: un prodotto caseario che unisce l’Italia: si porta al palato, allo stesso tempo, il latte della Murgia e  il formaggio Dop di origine Lombarda

La si può considerare l’apoteosi del gusto, e delle calorie. È la burgonza, un prodotto caseario che riesce a unire l’Italia: una burrata ripiena di gorgonzola, in grado di portare nel palato, allo stesso tempo, il latte della Murgia e il formaggio Dop di origine lombarda.

A tentare la fusione è stato per primo il Caseificio Viscanti di Altamura: “Il Nord e il Sud Italia raggiungono un inimitabile connubio – si legge nella scheda di presentazione della burgonza – grazie alla sperimentazione e all’idea originale dei fratelli Visconti. L’unione della tradizionale burrata pugliese e del gorgonzola piemontese Dop, garantiscono un estasiante sapore per palati raffinati. L’involucro di pasta filata racchiude bocconcini sfilacciati, panna e gorgonzola Dop”.

BURGONZA

L’idea è nata per caso, e come tutte le trovate geniali è soggetta a imitazioni: “Siamo stati i primi – dice Giovanni Viscanti, erede dell’omonimo caseificio creato dal padre nel 1962 – Il prodotto va bene, è normale che qualcuno ci abbia copiato, e quindi ora la lotta è sulla qualità”.

La burgonza è ritrosa, però. Non la si trova al banco salumi del supermercato, ma solo al Caseificio Viscanti, ad Altamura (la sede è in viale Martiri 1799, 87). Su Bari c’è solo un punto vendita, da Origini (via Luigi Sturzo 29). Solo che nel frattempo è arrivata anche al Nord. In Piemonte qualche pizzeria la propone come fiore all’occhiello delle sue pizze: “Ce n’è una ad Alessandria che continua a ordinarmela – dice Giovanni Viscanti – e io gliela spedisco. In passato un signore la distribuiva da quelle parti, fra Cuneo e Alba”.

Le origini della burgonza risalgono a circa dieci anni fa, e il merito si deve alla sfida lanciata da un cliente: “Ci ha chiesto di fare l’abbinamento fra burrata e gorgonzola – ricorda Viscanti – All’inizio ci sembrava una cavolata, ma abbiamo provato organizzando anche gruppi di assaggio fra gli amici, un po’ per scherzo. La conferma è arrivata durante una cena: ho portato il prodotto, e lo hanno apprezzato tutti”.

In un primo momento la burgonza si poteva avere solo su prenotazione, ma ora che è diventata un brand la si trova tutti i giorni, ad Altamura. Il suo sapore ha superato i confini regionali, ma non solo. Si produce qualcosa di simile alla burgonza anche in provincia di Brindisi, a San Vito dei Normanni.

Il Caseificio Lanzillotti (in via Vito Oronzo Errico 33) ha lanciato da pochi giorni una burrata ripiena di gorgonzola, o meglio di Gorgosalento. “È il nome che diamo al gorgonzola da noi prodotto, per legarlo al territorio – precisa Francesco Cito – Da tempo proponiamo la crema di gorgonzola, ora abbiamo provato per puro caso questa novità e i clienti sembrano incuriositi”. Da Lanzillotti – che vanta una storia che ha superato i 40 anni – giurano di non sapere niente della burgonza di Altamura. E poco importa, in realtà: laddove c’è gusto, i primati durano il tempo che trovano.