FOGGIA: si volerà per 1.468 metri, ovvero dal centro storico del paese, ad una quota di partenza di 846 metri, fin giù a valle in località Serra, che si trova a 613 metri.
Promette di essere la fly line più lunga del Sud Italia. Più spettacolare anche del famoso Volo dell’angelo di Castelmezzano, in Basilicata. Con i suoi 1.468 metri attraverserà Panni il paese del subappennino caro al dio greco Pan che, come leggenda narra, amava trascorrere lì, nel cuore dei monti Dauni, le sue giornate. E’ l’idea lanciata da due progettisti foggiani Michele De Cotiis e Alfonso Sansone che intendono trasformare in realtà il sogno di questa importante attrazione turistica.
Far volare, dunque, le persone per 1.468 metri, ovvero dal centro storico del paese, ad una quota di partenza di 846 metri, fin giù a valle in località Serra, che si trova a 613 metri, con un dislivello di 232 metri. Spettacolare il panorama che, assicura il sindaco del piccolo borgo Pasquale Ciruolo, lascerà i visitatori senza fiato: salendo sulla fly line sarà possibile osservare i Monti Dauni, l’intero Tavoliere delle Puglie ed il Gargano, con il golfo di Manfredonia che farà da sfondo ad una suggestione di colori e paesaggi.
Una volta arrivati a valle, i fruitori potranno, poi, risalire in paese a bordo di una ‘navetta jeep’. Due le strade percorribili: la provinciale che collega Panni a Bovino o una strada interpoderale che attraversa i boschi dove i visitatori potranno anche ammirare un vecchio mulino ad acqua e piccoli ruscelli naturali. Il progetto intende strizzare l’occhio soprattutto all’ambiente circostante: le funi, infatti, saranno in acciaio, realizzate con una particolare lega che non emetterà alcun rumore, tutto questo per non infastidire i tanti animali che vivono tra i boschi dei monti Dauni.
L’impianto vedrà, inoltre, l’impiego di 5 maestranze locali. L’attrazione turistica è stata già approvata dal consiglio comunale e, a partire dalle prossime settimane, sarà sottoposta a manifestazione d’interesse per attrarre finanziatori. L’investimento iniziale è di 800mila euro (il costo complessivo dell’impianto) più altri 200mila euro per la manutenzione annuale. La struttura, hanno calcolato, promette incassi annui che sfiorano il mezzo milione di euro con oltre 10mila presenze provenienti da tutta la Puglia, ma anche dalle vicine regioni di Campania, Lazio e Molise.
Fonte: La Repubblica.